La splendida e selvaggia insenatura di Porto Zafferano, situata immediatamente a NE di Capo Teulada, costituisce uno dei ridossi più suggestivi e sicuri della Sardegna meridionale.
La parte a NE della cala è orlata da una spiaggia di sabbia bianca che risale a formare delle dune e l'acqua è estremamente trasparente e assume delle tonalità di azzurro veramente invitanti.
Area militare di Capo Teulada
Purtroppo la rada fa parte di un'ampia area militare che si estende dalla parte meridionale della spiaggia di Porto Pino fino a Isola Rossa, nei pressi del porto di Teulada.
Tutta la zona citata è utilizzata come poligono di tiro e la navigazione e la sosta sono strettamente regolamentate.
Durante i mesi estivi (luglio e agosto) le esercitazioni vengono sospese ed è tollerata la navigazione intorno a Capo Teulada: si consiglia comunque di tenere acceso il VHF sul canale 16, nel caso le motovedette vogliano mettersi in contatto con le imbarcazioni in transito.
Per quanto riguarda la sosta a Porto Zafferano, da molti anni vale un'ordinanza che vieta di ancorare nell'insenatura.
A più forte ragione è vietato scendere a terra e camminare sulla spiaggia.
In realtà, negli anni, l'ordinanza è stata interpretata in modo più o meno restrittivo, al punto che qualche estate fa la rada era sempre piena di imbarcazioni all'ancora, che vi passavano la notte, e non era infrequente vedere persone che camminavano sulla riva.
Ultimamente però la tolleranza nei confronti del diporto nautico era diminuita in modo drastico e i controlli delle motovedette sono stati, per un certo periodo, costanti e frequenti.
Durante l'estate 2016, la sola cosa che si poteva fare, era quella di entrare nella rada, e fare il bagno intanto che un membro dell'equipaggio, a motore acceso rimaneva al timone.
In quel periodo avevamo comunque visto due o tre barche a vela ancorate nella rada ma una motovedetta era arrivata a gran velocità da Teulada e aveva fatto salpare loro l'ancora.
In quell'occasione avevo contattato la motovedetta sul VHF Ch16 e avevo chiesto se almeno a Porto Scudo fosse possibile ancorare e pernottare. Mi era stato risposto che non sarebbe stato possibile in quanto anche lì vale il divieto di ancoraggio, però loro avevano l'indicazione di non intervenire.
Siamo passati nuovamente di fronte a Porto Zafferano questa estate (2022).
La prima volta a metà giugno la rada era deserta e quindi non ci siamo fermati.
La seconda volta ad agosto c'erano molte barche all'ancora, e noi siamo rimasti per ben due notti.
Durante il giorno, anzi, sono arrivati un gran numero di gommoni, barche turistiche ed addirittura un caicco, e hanno scaricato moltissimi bagnanti sulla spiaggia.
Quindi sembra che, almeno nel periodo di alta stagione, la tolleranza sia, nuovamente, di gran lunga aumentata.
Nella seguente immagine dal satellite ho indicato con il simbolo di un'ancora sbarrata tutte le insenature della zona di Capo Teulada che sono soggette a servitù militare, ossia la parte S di Porto Pino, Cala Piombo, Porto Zafferano e Porto Scudo.
Più avanti, nell'articolo, ho comunque descritto tutti i suddetti ancoraggi, indicando con il simbolo di un'ancora (non sbarrata) la zona più adatta ad ancorare, ove le limitazioni venissero abolite o tollerate.
Avvicinamento, pericoli.
Provenendo da N, prestare estrema attenzione ad una secca rocciosa molto insidiosa in quanto del tutto inaspettata.
Sporge di circa mezzo miglio a WNW della Punta di Cala Piombo ed è coperta da meno di mezzo metro d'acqua.
In condizioni di mare calmo molto frequentemente, nei pressi della secca, si possono notare delle piccole imbarcazioni intente alla pesca o dei galleggianti che segnalano la presenza di reti o palàmiti.
Provenendo da Teulada prestare invece attenzione alla Secca di Porto Scudo, coperta da 2,6 m d'acqua e che sporge circa 600 m da riva.
Ho evidenziato la posizione di tale secca con una freccia gialla sulla precedente immagine dal satellite.
Ancoraggio Porto Zafferano
Pur essendo in linea teorica vietato l'ancoraggio, ne dò comunque la descrizione, vista l'alterna tolleranza nei confronti dei diportisti.
La rada, piuttosto ampia, è ben protetta da venti di W e NW.
Vi abbiamo più volte sostenuto, in passato, un maestrale teso senza problemi.
Si può ancorare sia nella parte NE della rada, sia davanti alla spiaggetta che orla la riva W dell'insenatura.
La seguente fotografia che ritrae l'ancoraggio NE spero possa rendere l'idea del colore caraibico dell'acqua, se non delle incredibili trasparenze .
Il fondale nella rada decresce dolcemente ed è possibile ancorare su 5-6 m di sabbia, buon tenitore.
La trasparenza dell'acqua consente di vedere senza difficoltà come l'ancora si dispone sul fondo.
Se si ancora nella parte più a NE della rada, si è ben ridossati anche dal grecale.
Un buon ridosso dal libeccio si ottiene ancorando nella parte più a W della insenatura (foto seguente).
La rada è invece ampiamente aperta a E e a SE.
Scarsissima copertura per il telefono.
Ancora una foto che mostra l'azzurro del mare e le dune formate dalla sabbia bianchissima sulla spiaggia...
... e una che ritrae Capo Teulada, che delimita l'insenatura a S.
Ancoraggio Porto Piombo
Nel caso di venti del settore E, e in particolare di scirocco, la rada di Porto Piombo costituirebbe un utile riparo, uno dei migliori lungo la costa della Sardegna meridionale.
Il fondale ha caratteristiche simili a quello di porto Zafferano, è costituito di sabbia chiara buon tenitore e le profondità sarebbero adeguate ad un ancoraggio sicuro, in quanto anche in questo caso decrescono lentamente verso il largo.
Tuttavia nella rada di Porto Piombo permane il divieto assoluto di ancorare, tolleranza zero nei confronti di chi tenta di fermarsi qui.
Nella rada di Porto Piombo ci hanno segnalato la presenza di tracine (pesci che amano stare sul fondali sabbiosi, dotati di pungiglioni che emettono un veleno dolorosissimo se calpestate o se toccate nel tentativo di pescarle).
Ancoraggio Porto Scudo
In avvicinamento da Teulada ricordo ancora una volta di prestare attenzione alla Secca di Porto Scudo, che ho evidenziato nella seguente immagine dal satellite.
Per quanto riguarda la possibilità di ancorare a Porto Scudo, come ho già detto prima, al momento l'ancoraggio sarebbe vietato ma viene generalmente ampiamente tollerato.
In effetti ho visto diverse imbarcazioni ancorate nella rada e le motovedette che sono passate nelle vicinanze non le hanno mai avvicinate per farle andare via.
Noi stessi abbiamo passato diverse notti nella rada senza alcun problema (estate 2016).
Quindi ne fornisco la descrizione, nella speranza che anche in futuro continui ad essere utilizzabile.
Porto Scudo è la rada posta immediatamente a NE di quella di porto Zafferano.
Come Porto Zafferano, l'insenatura è isolata e selvaggia.
Meno ampia della precedente, ma profonda e ridossata dal maestrale, è orlata sia a NW che a N da due spiaggette.
La più bella, di sabbia bianca, è quella della la riva N.
La parte occidentale della rada è assolutamente da evitare, perché caratterizzata da fondali bassi e rocciosi.
All'ingresso dell'insenatura mantenersi più vicino alla riva orientale, in quanto da quella parte i fondali sono più regolari e le profondità decrescono dolcemente avvicinandosi alla spiaggetta.
Ancorare in 5-7 m di fondo sabbioso, buon tenitore. C'è posto per diverse imbarcazioni.
A terra nessun servizio, né alcuna luce.
Nessuna copertura per il telefono.
Si può scendere alla spiaggia con il tender.
In caso di forte maestrale, il vento si incanala nell'insenatura e aumenta di intensità.
In tal caso ci si può spostare nella rada a E della diga del Porto di Teulada, dove il ridosso è altrettanto buono e forse un po' meno disturbato dalle raffiche.