Capo di Pula, promontorio dalla caratteristica forma a L, si trova a circa 12 miglia a NE di Porto Malfatano poco meno che a metà strada per arrivare a Cagliari.
Infatti da Capo di Pula mancano ancora circa 14 miglia per il porto di Cagliari, quindi può essere utilizzato come tappa intermedia nel caso in cui si voglia spezzare la navigazione.
Avvicinamento, pericoli
In avvicinamento da SW arrotondare bene il capo perché è costellato di scoglietti (la cui posizione ho approssimativamente indicato con degli ovali rossi sulla seguente immagine dal satellite), lungo tutto il suo perimetro.
Capo di Pula si protende dalla costa per circa 500 metri ed è prolungato, nella sua estremità E, dall’Isolotto Coltellazzo.
Provenendo da N, il passaggio tra l’Isolotto di San Macario e la terra non è praticabile.
Ancoraggio
Lo stretto promontorio che costituisce Capo di Pula delimita due insenature, una a E del capo e una a W del capo (Porto d’Agumu).
Ancoraggio 1
Si può ancorare nella parte N della insenatura di E, su circa 6 metri di fondo di sabbia, ben ridossati da N e NW, dove indicato dal simbolo dell’ancora numero 1.
Non avvicinarsi troppo a riva, per la presenza di scoglietti.
Ancoraggio 2
E’ anche possibile ancorare nella parte più a S della insenatura E, cercando però di mantenersi lontani dal capo per evitare una zona caratterizzata da fondo irregolare e roccioso.
L’acqua, nonostante che cominci a risentire della vicinanza con Sarroch e Cagliari, è comunque trasparente e consente di individuare l’ampia chiazza di sabbia su cui ancorare.
La zona migliore dove calare l’ancora è quella che ho indicato con il simbolo dell’ancora numero 2, su circa 5-8 metri di sabbia, di fronte alla spiaggia che orla la riva W della rada.
Dei gavitelli delimitano la zona riservata alla balneazione.
In tale posizione si è ridossati da W, SW e parzialmente da S.
Le seguenti fotografie sono state scattate dall’ancoraggio 2.
Ancoraggio 3
L’insenatura ad W del capo (Porto d’Agumu) è caratterizzata da fondo di alghe ed in alcuni tratti da rocce e profondità irregolari.
La zona di NE è ostruita da ormeggi permanenti destinati a piccole imbarcazioni locali.
Ho indicato tale ancoraggio con l’ancora numero 3 sulla precedente immagine dal satellite.
Questa insenatura è protetta da E e NE.
La seguente fotografia, invece, ritrae l’Isolotto San Macario che delimita la rada a NE (ricordo nuovamente che il passaggio tra San Macario e la terra non è navigabile se non da imbarcazioni con pescaggio ridotto).
In lontananza di distinguono le petroliere alla fonda di fronte a Sarroch.
Sito archeologico di Nora.
Il vero interesse di questo ancoraggio è la sua vicinanza al notevole sito archeologico di Nora, che è situato proprio nella parte centrale del promontorio di Capo di Pula, comodissimo da raggiungere in tender.
Aggiungo, per completezza, qualche sintetico cenno storico.
La città di Nora fu la prima città fenicia in Sardegna e risale al VII secolo a.C.
Sotto il dominio punico (IV secolo a.C.) si sviluppò ulteriormente.
Nel 238 a.C. fu conquistata dai romani ed è in questo periodo che raggiunse la massima espansione.
Le vestigia che si possono visitare ed ammirare sono per lo più di epoca romana.
Se interessati agli orari ed alle modalità della visita, al prezzo del biglietto e ai contatti , andare al sito.