L'isola di Sifnos offre degli scorci veramente suggestivi e caratteristici.
Uno degli ancoraggi più gradevoli che ricordo delle Cicladi, è stato proprio quello di Faros, a Sifnos (foto precedente).
Siamo arrivati a Sifnos provenendo da Kitnos.
Abbiamo costeggiato la costa orientale e subito siamo stati stupiti dal gran numero di chiesette, candide e arrampicate tra le rocce, in posizioni improbabili che abbiamo ammirato già in navigazione.
Su una guida ho poi letto che a Sifnos ci sono ben 369 tra chiesette e monasteri.
L'isola è collinosa (il punto più alto è Monte Ayos Ilias di 694 m.).
Il capoluogo è Apollonia, nell'entroterra, dove vive la maggior parte degli abitanti.
Avvicinamento
In avvicinamento a Sifnos da N, prestare attenzione alla secca Vrakhos Tsoukala che si trova a circa mezzo miglio a NNW di Ak Filippos (estremità N di Sifnos).
Lungo la costa E dell'isola abbiamo notato il borgo medioevale di Kastro, bianchissimo e praticamente a picco sulla costa, caratterizzato dalla bellissima chiesetta dei Sette Martiri, minuscola e graziosa come una bomboniera.
La sosta nella piccola rada di Kastro probabilmente è da sconsigliare, ma merita almeno avvicinarsi un po' per dare un'occhiata dal mare......
Ormos Faros
Noi, per passare la notte, abbiamo scelto la bella rada di Ormos Faros, che si apre lungo la costa SE dell'isola e che è in realtà costituita da tre insenature.
Avvicinamento
La rada è racchiusa da due capi: Ak Stavros ad E e Ak Petalos a W. Entrambi i capi sono sormontati da due chiesette (cospicue).
La seguente foto mostra Ak Stauros (parte E della rada di Ormos Faros).
Con il meltemi l'ancoraggio migliore è quello nell'insenatura centrale, di fronte al piccolo promontorio del villaggio di Faros: dare ancora e filare una lunga cima a terra.
In alternativa si può ancorare nella insenatura a W e in quella ad E (fondo di sabbia con qualche chiazza di alga, buon tenitore se si cerca di posizionare l'ancora su una sacca di sabbia).
Il ridosso dal meltemi è buono.
Noi abbiamo abbiamo sostato nell'insenatura W, di fronte alla spiaggia su un buon fondo di 8-9 metri di sabbia, abbastanza vicino alla chiesetta posta sulla riva W della rada.
L'acqua è chiara e cristallina, la spiaggia è bordata di tamerici e facilmente raggiungibile a nuoto, lo scenario suggestivo e molto “greco”.
A terra ci sono due trattorie, una nella parte sinistra della spiaggia e l'altra in quella destra.
Abbiamo mangiato (bene) in quella di sinistra.
La cosa divertente è che tra i tavoli del ristorante, sotto una bella tettoia all'aperto, zampettano dei ricci, che probabilmente sono abituati a elemosinare un po' di cibo…..
I proprietari del ristorante hanno acconsentito a riempirci due taniche di acqua.
A terra, vicino alla trattoria di sinistra, c'è un cartello con i numeri di telefono dei taxi.
Noi siamo stati nella rada in condizioni di calma di vento, quindi abbiamo potuto raggiungere facilmente in tender il villaggio di Faros, distante meno di mezzo miglio dall'ancoraggio.
A Faros c'è un piccolo market che consente una spesa essenziale, gestito da una ragazza molto gentile, che ci ha chiamato un taxi, con il quale abbiamo raggiunto Apollonia, il capoluogo di Sifnos.
Apollonia è molto caratteristico e vivace, con le sue casette candide e ben tenute, i vicoletti, le scalinate, le chiese, i localini curati e piacevoli.
Numerosi i ristoranti e i negozi per lo shopping, ma anche per una spesa completa ( non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione per comperare un bel po' di frutta e verdura fresca, visto che eravamo in taxi).
C'è anche la banca (con sportello Bancomat).
Tornando in taxi vale davvero la pena di farsi portare un momento a vedere il villaggio medioevale di Kastro, quello che già avevamo visto dal mare, costeggiando Sifnos.
Tornati alla barca, abbiamo concluso la giornata con una breve visita, in tender, alla chiesetta su Ak Petalos (lato W della insenatura), per goderci un tramonto suggestivo sulla rada di Faros.
Un pontiletto consente di attraccare facilmente con il tender.
A conti fatti, la sosta a Ormos Faros di Sifnos è stata davvero piacevolissima e per noi rimarrà uno dei ricordi più belli del nostro viaggio in Grecia Egea.
Da Sifnos abbiamo, successivamente, raggiunto Andiparos.