L’Ensenada de Sa Ràpita, orlata dalla bella e lunghissima Playa del Trench, offre un ancoraggio ampio, piacevole e comodo, in posizione strategica per le imbarcazioni in attesa di salpare alla volta di Cabrera. (Osservo per inciso che per navigare e sostare a Cabrera, occorre richiedere una autorizzazione on-line e prenotare un ormeggio al campo boe; per leggere come fare, andare all'articolo dedicato).
L’insenatura offre anche il moderno marina di Puerto de Sa Ràpita, situato nella estremità nordoccidentale della rada, adatto a chi preferisce passare la notte in porto.
La rada è situata lungo la costa sudorientale di Maiorca a poco più di dieci miglia da Cabrera.
Avvicinamento, pericoli
In avvicinamento da Cap de Ses Salines, occorre prestare attenzione a tutta una serie di grossi scogli che sporgono dalla costa a S di Colonia Sant Jordi.
Per la precisione si incontrano, da S a N, gli isolotti Pelada, Moltona, Na Guardia.
Il paese di Colonia Sant Jordi è fin troppo riconoscibile per la presenza di un’urbanizzazione molto invasiva e di numerosi complessi alberghieri di grosse dimensioni, ben visibili anche dal largo.
Nel doppiare il capo di Colonia Sant Jordi prestare attenzione agli isolotti Corberana, Cabot e Llarga.
Ho indicato tutti i pericoli citati sulla seguente e più dettagliata immagine dal satellite.
La seguente fotografia è stata scattata nel doppiare il capo di Colonia Sant Jordi (Sa Punta Volantina).
Una volta superato il capo di Colonia Sant Jordi, si apre l’Ensenada de Sà Rapita, orlata ad E dalla lunghissima spiaggia del Trench che si distingue sullo sfondo della seguente immagine.
Ancoraggio
Si può ancorare quasi ovunque di fronte alla spiaggia, a patto di non calare né ancora, né catena su alga e di mantenersi distanti dalla zona riservata alla balneazione, ben segnalata da gavitelli gialli.
Più volte al giorno passa un canotto dei vigilanti della posidonia che controllano che ancora e catena non siano su alga.
In caso contrario invitano a spostarsi.
Comunque ci sono ampie sacche di sabbia chiara, facilmente riconoscibili per la straordinaria limpidezza dell’acqua, che consentono un facile ancoraggio, su profondità che vanno dai 6 ai 9 metri, fondo sabbioso ottimo tenitore.
Il fondale digrada molto dolcemente verso il largo e c’è spazio per molte imbarcazioni.
La rada è ben ridossata da NE, E e SE, ma va evitata con maestrale e libeccio.
Gli ancoraggi che ho indicato con i numeri 3, 4 e 5 sulla precedente immagine dal satellite, sono assolutamente equivalenti come ridosso, come caratteristiche del fondale e come colore e trasparenza dell’acqua.
Da tali ancoraggi, molto frequentati e di giorno piuttosto disturbati dal passaggio di piccole imbarcazioni a motore e moto d’acqua, è possibile scendere alla spiaggia con il tender esclusivamente utilizzando i corridoi ben segnalati riservati alla navigazione a motore. Prestare attenzione a delle placche rocciose che in alcuni punti orlano la spiaggia.
Ancoraggio 2
Noi solitamente preferiamo ancorare nella parte meridionale della rada, più precisamente appena a S della piccola Isola Gavina, come indicato nella seguente mappa dal satellite.
Ancorare a S dell’isola Gavina e a nord di un’altra isoletta ( di cui non sono riuscita a trovare il nome), dove indicato sulla precedente immagine dal satellite, su un’ampia sacca di sabbia bianca, 4 metri di fondo buon tenitore.
Noi siamo stati diversi giorni nell’ancoraggio 2 con vento di 20-25 nodi da SE e onda da S e siamo stati benissimo, con mare calmo e “pettinato”.
La spiaggetta di fronte all’ancoraggio 2 è pochissimo frequentata nonostante la trasparenza cristallina dell’acqua perché la sua riva è ingombra di alghe morte, e quindi si può arrivare a terra con il tender senza problemi e lasciarlo ancorato vicino alla riva.
Inoltre questo ancoraggio è meno disturbato dal passaggio di imbarcazioni rispetto quelli più a N.
Ancoraggio 1
In caso di onda da S l’ancoraggio più ridossato fra tutti è quello che ho indicato con il numero 1.
Ancorare a S dell’isoletta e a NE del pontiletto situato vicino ad un grosso albergo (Hotel Universal Marques),su una sacca non molto ampia di sabbia, fondo di 3 metri, mantenendosi ben in chiaro dai gavitelli che delimitano l’area riservata alla balneazione.
Lo spazio per ancorare non è molto e ci stanno circa 3 barche.
La spiaggia ad E dell’albergo è frequentatissima dai bagnanti e l’acqua non è molto pulita.
Ovviamente da questa posizione è molto veloce scendere al paese con il tender.
Servizi
Per scendere al paese con il tender, la cosa migliore è lasciare il tender alla base del pontiletto nella estremità S della Ensenada de Sa Ràpita, in prossimità dell’albergo visibile nella precedente fotografia.
Lo scivolo posto alla base del pontile ha qualche piccolo anello dove è possibile legare il tender.
Nell’angolo SW della spiaggia dell’albergo, docce all’aperto.
Accanto all’albergo , bidoni per la raccolta rifiuti.
Con una relativamente breve passeggiata, si può raggiungere il centro del paese di Colonia San Jordi, dove si possono trovare due supermercati, Eroski (piccolo) e Spar (grande e ben fornito), di fronte al quale una bella gastronomia vende piatti pronti e ottimo pane.
In Piazza Sant Jordi un bel negozio di frutta e verdura, molto fornito e a buon mercato.
Dal porticciolo di Colonia Sant Jordi partono barche turistiche per Cabrera.
Buona copertura per cellulare e internet.
Cosa vedere a terra
Il paese di Colonia Sant Jordi non presenta particolari attrattive.
La vera attrattiva di Ensenada de Sa Rapita è la lunghissima e bianchissima spiaggia del Trench, caratterizzata da un’acqua dai colori caraibici, che costeggia la rada ad E per circa quattro chilometri: una bella camminata sul bagnasciuga intercalata con bei bagni può essere veramente piacevole.
Ormeggio in porto
Come ho già detto in precedenza, la rada di sa Ràpita ospita, nelle sua estremità NW un marina attrezzato ed efficiente.
L’ingresso è pericoloso con venti e onda dal largo, a causa della scarsa profondità dei fondali in avvicinamento
Puerto de Sa Ràpita
tel.+34 971 64 15 35
cell.+34 676 33 73 57
VHF Ch 9
I fondali sono poco profondi, quindi contattare in anticipo il personale per verificare se esiste la possibilità di ormeggiare la propria imbarcazione.
Servizi
Corpi morti rimandati in banchina.
Colonnine di acqua e energia elettrica.
Servizi igienici e docce.
Due tipi diversi di acqua, quella non potabile per il lavaggio della barca e quella potabile (a pagamento).
Ormeggiatori.
Distributore carburante in banchina, all’ingresso del marina.
Piccolo market per spesa essenziale.
Bar e ristorante.
Noleggio auto.
Taxi.
Bus per Palma di Maiorca.
Puerto de Colonia Sant Jordi
Per completezza riporto anche che a S del capo di Colonia Sant Jordi c’è anche il piccolo porticciolo di Colonia San Jordi, che fa parte della rete di porti pubblici Portsib.
Ma i fondali sono pochissimo profondi e sono in grado di ospitare solo barche locali di piccole dimensioni e modesto pescaggio.
La rada adiacente il porto è, nella sua parte NE, occupata da ormeggi permanenti ritratti nella seguente fotografia, che ho indicato con il simbolo di una boa gialla su una precedente immagine dal satellite.
Qualche barca dà ancora a S della zona degli ormeggi permanenti, dove indicato con ancoraggio 6 in una precedente immagine dal satellite.
Però attenzione ai fondali che sono bassi, irregolari e sporchi (consigliato l’uso di un grippiale).