L’isola di Alicudi è la più occidentale dell’arcipelago delle Eolie e la meno ospitale, dal punto di vista nautico.
Infatti la sua forma conica, regolare ovunque, non offre alcun riparo e alcun punto dove ancorare con sicurezza, anche perché praticamente dappertutto le sue coste sono dirupate e i fondali profondi e non adatti ad ancoraggi sicuri.
Quello che ho già detto a proposito di Panarea, Lipari, Salina, Stromboli, Vulcano e Filicudi è ancor più vero ad Alicudi. Occorre essere molto prudenti nel navigare tra le Isole Eolie.
Infatti sono tutte isole di origine vulcanica e di conseguenza le loro coste sono spesso alte e dirupate ed i fondali decrescono molto velocemente verso il largo.
Inoltre le loro forme coniche fanno sì che le coste siano povere di insenature e quelle poche che ci sono non sono sufficientemente ampie e profonde per offrire dei ridossi sicuri in caso di maltempo.
Il porto di Pignataro a Lipari (che dista da Alicudi circa 30 miglia) è un buon ridosso da maestrale ma è molto esposto a scirocco, che solleva una risacca pericolosa.
La Darsena Turistica di Santa Marina Salina (che dista circa 25 miglia da Alicudi) è ridossato da W e NW, ma è esposto a libeccio.
In caso di previsione di venti forti vale la pena di riparare con sufficiente anticipo al Marina di Capo d'Orlando (che dista 29 miglia da Aicudi).
La seguente foto dal satellite mostra in modo inequivocabile l’assoluta assenza di rade utilizzabili per l’ancoraggio.
In avvicinamento l’isola appare come un cono, da qualunque parte la si guardi.
La seguente foto è stata scattata in avvicinamento da W e ritrae il tratto di costa nordoccidentale, particolarmente erta, aspra, accidentata e totalmente disabitata.
Il fianco della montagna (Monte Montagnola alto 666 m) è solcato dai “fili” ossia da formazioni filiformi di lava solidificata.
L’unica zona abitata dell’isola si trova sul versante E e SE, dove è ubicato il piccolo borgo di Alicudi.
Molte casette sono arroccate sui terrazzamenti della montagna.
Scalo Palomba
Di fronte al borgo di Alicudi si trova l’unico scalo dell’isola, Scalo Palomba.
Si tratta di un pontile di cemento a “T” il cui uso è riservato agli aliscafi, ai traghetti di linea e alle imbarcazioni che svolgono attività commerciali.
Leggermente più a S un piccolo pontile può essere utilizzato da piccole imbarcazioni da diporto con pescaggio inferiore a un metro e mezzo.
Non c’è distributore e non c’è la possibilità di fare rifornimento di acqua.
L’ unico servizio a terra è la raccolta dei rifiuti.
Inoltre qualche piccolo negozio consente una spesa essenziale
E' possibile avere del pesce freschissimo da qualche pescatore locale.
A differenza di Filicudi, non sono stati installati dei campi boe organizzati, anche se recentemente qualche locale pare che abbia messo disposizione a pagamento qualche raro gavitello nella zona dello Scalo Palomba.
A fronte di tutto quanto detto prima, sostare ad Alicudi per la notte è difficile, assolutamente impossibile se il tempo non è buono.
Più fattibile è una gita giornaliera, partendo da Filicudi.
E’ possibile dare ancora, con tutte le cautele del caso, nelle vicinanze dello scoglio Palomba, di fronte all’Hotel Ericusa su circa 10 metri di fondo, mantenendosi vicino a riva, con fondale di pietre rotonde, con la presenza di qualche piccola macchia di sabbia.
Inutile dire che questo ancoraggio è utilizzabile esclusivamente con ottime condizioni meteomarine e che a bordo deve sempre rimanere qualcuno in grado di manovrare.
La seguente foto ritrae l’hotel Ericusa (dove, tra l’altro, qualche anno fa abbiamo mangiato bene).
Da vedere
La zona intorno allo Scoglio Galera, sulla costa occidentale di Alicudi, offre fondali molto belli per gli appassionati di snorkeling.