Il graziosissimo borgo di Scario, a nostro avviso uno degli scali più gradevoli del Cilento, è situato lungo la riva settentrionale del Golfo di Policastro e dista circa 7 miglia dal porto di Marina di Camerota.
Il bel campanile, che svetta separato dall’edificio della chiesetta, è la caratteristica che più colpisce il visitatore e costituisce un punto cospicuo inconfondibile provenendo dal largo.
Avvicinamento
Per prima cosa va detto che nella zona che va da Punta Zancale a Punta del Monaco (a grandi linee tra Marina di Camerota e Scario), è stata istituita l’Area Marina Protetta di Costa degli Infreschi e della Masseta.
Per navigare in queste acque è quindi opportuno tener conto delle regolamentazioni vigenti, che sono sinteticamente riportate nella seguente immagine.
In particolare, in corrispondenza di Punta Iscoletti (Zona A) la navigazione è vietata e quindi occorre tenersi al largo delle boe gialle che ne segnalano i confini.
Alcuni portolani segnalano la presenza di allevamenti ittici (che in passato avevamo effettivamente individuato) ma che ultimamente non abbiamo più visto.
Provenendo da SW , si incontra prima di tutto il faro…
… e immediatamente a NE del faro si estende la massicciata della diga foranea del porto di Scario, che occorre costeggiare completamente prima di arrivare all’ingresso del porto.
Alle spalle del paese di Scario si erge l’imponente Monte Bulgheria con i suoi 1225 metri di altezza.
Ancoraggi
Se si vuole evitare di entrare in porto, è possibile ancorare nelle seguenti posizioni.
Ancoraggio 1
Alcuni portolani indicano come zona più adatta all’ancoraggio quella compresa tra il faro e la diga foranea.
In tale zona, però, è stato installato un gran numero di ormeggi permanenti destinato ad imbarcazioni di piccole dimensioni. Quindi di fatto resta solo più la possibilità di calare l’ancora a S della diga foranea (fondo di 6-10 metri).
Questa posizione risulta essere disturbatissima, di giorno, dal continuo movimento delle imbarcazioni che escono ed entrano in porto.
Ancoraggio 2
Nel tentativo di ancorare in un posto più tranquillo, noi ci siamo spostati appena ad E dell’ingresso del porto, mantenendoci ben distante dai numerosissimi ormeggi permanenti posizionati di fronte alla riva.
Abbiamo calato l’ancora su 8 metri di profondità, fondo fangoso apparentemente buon tenitore.
Anche qui l’ancoraggio, di giorno, è risultato essere estremamente disturbato dal passaggio di innumerevoli imbarcazioni.
La sera, però, al cessare della navigazione e con il calare della termica pomeridiana, la situazione si è fatta decisamente più tranquilla e abbiamo passato una buona nottata, in compagnia di altre due imbarcazioni a vela, e in una cornice abbastanza piacevole.
L’acqua è piuttosto torbida e non invita al bagno, non solo per la vicinanza al porto ma anche, probabilmente, per la vicinanza della foce del fiume Bussento, che si butta nel Golfo di Policastro a circa un miglio a N di Scario, tra Scario e Policastro.
L’ancoraggio è ridossato da N, NW e W, ma tenderei a consigliarlo solo in caso di tempo buono.
Con il tender è possibile raggiungere una spiaggetta, dove tirarlo in secca.
Dalla spiaggetta, a piedi, con una breve passeggiata si raggiunge il paese.
Ormeggio in porto
Il porto è stato non da molto “ristrutturato” e ora, lungo la banchina di cemento della diga foranea, sono stati rimandati dei corpi morti.
(Quando, nel 2008, eravamo passati per la prima volta a Scario, avevamo dovuto calare l’ancora).
Ora il porto è più organizzato di un tempo e i posti barca dedicati al transito (piuttosto costosi) sono posizionati lungo il lato N del molo foraneo e sono gestiti da due cooperative:
Cooperativa Sant’Anna
tel. +39 338 568 5929 oppure +39 0974 98614
Gestisce i posti della zona più ad E della diga, che ho approssimativamente indicato con un rettangolo verde sulla precedente immagine dal satellite.
Gli addetti (molto gentili) mi hanno segnalato che le profondità sono di circa 3 metri.
Cooperativa Mare Blu
tel. +39 0974 986 665
Gestisce i posti della zona più ad W della diga (rettangolo rosso in foto).
Servizi
Corpi morti rimandati in banchina
Ormeggiatori
Acqua e corrente elettrica.
Mancano servizi igienici e docce.
Servizi a terra
Alcuni ristoranti, bar, gelaterie.
Market, e negozi per cambusa completa.
Farmacia.
Il borgo, con le sue case e la piccola chiesa color pastello che si affacciano in modo ordinato sul porticciolo, è molto gradevole.
Passeggiando sul lungomare si incontrano scorci suggestivi.
Secondo noi, anche nei lunghi trasferimenti dal nord al sud Italia, vale la pena allungare leggermente la rotta ed addentrarsi nel Golfo di Policastro per fare una sosta in questo scalo paesaggisticamente suggestivo e più appartato e discreto del vicino Marina di Camerota.
Ricordo inoltre che nel navigare tra Marina di Camerota e Scario, si incontra la suggestiva insenatura di Porto degli Infreschi, che merita certamente una sosta, almeno per un bagno.