A circa 6 miglia a SW di Tropea, subito a S di Capo Vaticano, si trovano due ancoraggi suggestivi, da utilizzare solo con tempo buono e stabile, perché molto aperti.
Avvicinamento, pericoli
Prima di tutto va detto che il tratto di costa che va da Tropea a Capo Vaticano è disseminato di scogli poco visibili e non segnalati, quindi è opportuno navigare mantenendosi ben lontani da riva (circa un miglio) e sulla isobata dei 100 metri.
Una volta doppiato Capo Vaticano, dalla estremità W del quale sporge uno scoglio che va arrotondato abbondantemente, si aprono due belle insenature che offrono due piacevoli ancoraggi, indicati nella seguente immagine dal satellite.
Nelle manovre di avvicinamento ed ancoraggio, prestare attenzione alla Secca del Monaco e allo Scoglio della Galea.
L’ancoraggio più a W, immediatamente a S di Capo Vaticano, è quello più gradevole.
Ancorare su 8-10 metri di sabbia chiara.
L’acqua, di un bel colore azzurro, è cristallina e invoglia al bagno.
Si può anche ancorare alla estremità NW dell’insenatura di Santa Maria, dove si può trovare un parziale ridosso da brezze moderate di NW e NE.
Le spiagge che orlano entrambe le insenature sono molto frequentate dai bagnanti.
Se le condizioni del mare lo consentono, consigliatissimo è un giro in tender lungo la costa di Capo Vaticano, per un bagno in un’acqua eccezionalmente cristallina.
Non dimenticare la maschera e la macchina fotografica.
In caso di calma di mare e di vento questi ancoraggi si possono prestare anche alla sosta notturna, ma noi abbiamo sostato qui sempre solo per un bel bagno, avendo preferito spostarci per la notte o alle boe di Scilla o al Porto di Tropea.
Se interessati alla descrizione dell’ormeggio al campo boe di Scilla, andare all'articolo.
Se interessati alla descrizione del Porto di Tropea, andare all’articolo.