Nei trasferimenti da Maiorca all’Isola di Ibiza oppure da Ibiza alla costa spagnola (Valencia), le imbarcazioni utilizzano molto spesso la rada di Portinax, profondamente incavata nella costa e ottimamente ridossata dai flussi meridionali.
Portinax si trova lungo la costa nord di Ibiza, come è possibile vedere nella seguente immagine dal satellite, che riporta gli ancoraggi a nostro avviso più piacevoli e gli ormeggi più sicuri dell’isola.
La rada di Portinax è generalmente piuttosto affollata e conviene non arrivare troppo tardi se si vuole ancorare in sicurezza.
Nel caso in cui non ci sia più posto, ci si può dirigere verso le vicine e decisamente più selvagge e isolate Cala Charraca e Cala Blanco, situate immediatamente ad W di Portinax e che, come quella, costituiscono un buon ridosso per i venti di SE, S e SW, mentre tutte sono ampiamente aperte ai flussi settentrionali.
Avvicinamento, pericoli
Provenendo da NE si incontra prima di tutto il caratteristico e ben visibile faro di Punta Moscartè, a fasce diagonali bianche e nere.
L’ingresso della rada è diretto e piuttosto ampio.
Ancoraggio
La rada è suddivisa in tre insenature, ciascuna delle quali è orlata da una spiaggia.
Ancoraggio 1
La zona più sicura e più ridossata per ancorare, è certamente quella di fronte alla spiaggia E.
Infatti in tale zona il fondo è più sabbioso e il ridosso è più completo.
Dare ancora immediatamente fuori dai gavitelli che delimitano l’area di balneazione (numerosissimi!) su fondo sabbioso di circa 6-7 metri.
Ovviamente questa zona (che ho indicato con il simbolo di un’ancora seguita dal numero 1) è quella più ambita e le imbarcazioni se la contendono accanitamente.
Tuttavia ha l’inconveniente di essere molto disturbata di giorno dagli sport nautici e dal chiasso proveniente dalla spiaggia e di notte dalla musica che proviene dai locali che si affacciano sulla spiaggia.
La seguente fotografia ritrae appunto l’ancoraggio 1.
Ancoraggio 2
E’ anche possibile dare ancora di fronte alla spiaggetta W, ovviamente in chiaro dalla zona dedicata alla balneazione, cercando di stare il più possibile vicino a riva, e individuando alcune sacche di sabbia intervallate a zone di alga, su una profondità di circa 8 metri.
L’ancoraggio 2 è immerso in una cornice certamente più gradevole e meno disturbata, in quanto i grossi alberghi sono più lontani, meno visibili e l’atmosfera è più tranquilla, sia di giorno che di notte e la piccola e graziosa spiaggetta è meno frequentata dai bagnanti e ha l’aria di essere leggermente più esclusiva.
Ho indicato tale ancoraggio (ritratto nella seguente fotografia), con il simbolo di un’ancora seguito dal numero 2 sulla precedente immagine dal satellite.
Ancoraggio 3
Se si arriva quando i posti più ambiti sono già occupati, ci si deve accontentare di stare più esterni su fondali di alga di incerta tenuta e con profondità maggiori (10-13 metri).
Quando siamo stati noi a Portinax non abbiamo visto i canotti dei vigilanti della Posidonia, che controllano se ancora e catena siano su sabbia e in caso contrario invitano a spostarsi, quindi ci è parso che in questa cala non venga effettuato un controllo rigido.
Colgo l’occasione per sottolineare che la Posidonia Oceanica è dovunque protetta, alle Baleari.
Servizi a terra
Si può scendere a terra con il tender lasciandolo nella estremità N della spiaggia orientale, la più grande per intenderci, in prossimità di un noleggio di canoe, tirandolo in secca e seguendo le indicazioni dell’addetto all’affitto delle canoe, dove indicato con una freccia gialla nella seguente fotografia.
Nella fotografia è anche ben visibile il gran numero di gavitelli che ostruiscono la zona di fronte alla spiaggia E.
In alternativa alcuni portolani segnalano di portarlo nell’angolo W della spiaggia S, dove c’è un piccolo pontile apposito che però non ricordo di aver visto.
A terra bar e ristoranti molto turistici e di basso livello che non invogliano per niente a scendere a terra per la cena.
Qualche piccolo market poco fornito, adatto solo a spese essenziali.
Buona copertura internet.
Può essere gradevole una breve esplorazione in tender, per curiosare tra le varie piccole anse che compongono la cala fino a giungere al fiordo NE, molto ridossato e tranquillo che, di fatto costituisce un piccolo porticciolo su corpi morti per minuscole imbarcazioni locali.
In caso di tempo buono e se dotati di tender adatto, può anche essere gradevole doppiare Punta del Marés e spingersi a esplorare Cala Charraca, per un bagno in acque più limpide e trasparenti.
Infatti l’acqua a Portinax tende a essere pulita la mattina presto, fino a quando dura la brezza di terra, ma si sporca non appena si alza la termica pomeridiana.
D’altronde la rada è piuttosto chiusa e stipata di barche e bagnanti.
Termino l’articolo con un’ultima immagine della spiaggia E….
e con una visione d’insieme della rada vista da terra.