A circa 5 miglia a NNW di Capo Teulada, si apre una bella insenatura orlata da una lunghissima spiaggia di sabbia bianca.
Le rive di questa ampia rada sono ricoperte da pinete verdeggianti e il colore del mare, trasparente e cristallino, assume delle tonalità di un azzurro caraibico.
La rada di Porto Pino è delimitata a N da Punta Menga, ricoperta da una bella pineta e riconoscibile per una costruzione militare (bunker).
Avvicinamento, pericoli
Quando si naviga da Capo Teulada a Porto Pino, e viceversa, si passa molto vicino a una insidiosa secca rocciosa coperta da mezzo metro d'acqua, situata a WNW dell'estremità S di Punta di Cala Piombo e che sporge a circa mezzo miglio da riva.
In condizioni di mare calmo spesso stazionano sulla secca delle piccole barche da pesca e dei gommoni ed è anche frequente osservare la presenza di qualche galleggiante che segnala la presenza di palàmiti.
In avvicinamento a Porto Pino, già in lontananza, sia che si provenga da N che da S, si individuano con facilità le grandi dune di sabbia bianca che orlano la parte S dell'insenatura e che sono cospicue.
Poligono di tiro di Capo Teulada
A partire dalla zona S della rada di Porto Pino, lungo tutto Capo Teulada fino ad arrivare a Isola Rossa, è vietato l'ancoraggio in quanto questa zona è militare e vi si svolgono delle esercitazioni di tiro.
Durante l'estate c'è una maggiore tolleranza rispetto alla navigazione delle imbarcazioni da diporto, ma i controlli delle motovedette, in questa zona, sono molto frequenti.
Qualche anno fa ci è capitato di passare in questa zona a giugno e abbiamo visto (da lontano) degli aerei militari impegnati in esercitazioni di tiro che sorvolavano Capo Teulada.
In luglio e agosto le esercitazioni si interrompono, tuttavia qundo si transita in questa zona verificare di non aver dimenticato di accendere il VHF sintonizzato su Ch 16.
Ancoraggio
La rada è ben ridossata dal maestrale anche perché il maestrale tende a incanalarsi nel Golfo di Palmas e a disporsi da NNW.
Ovviamente, essendo comunque molto ampia, quando cessa il vento c'è il rischio che si insinui un po' di risacca.
Cercare, quindi nell'ancorare con previsioni di maestrale, di ripararsi il più possibile subito a E del capo, di fronte all'ingresso del piccolo porto canale.
Dare fondo su 5-6 metri di sabbia chiara, buon tenitore. La trasparenza dell'acqua consente di vedere benissimo come l'ancora si dispone sul fondo.
Tenersi a debita distanza dalla zona destinata alla balneazione, segnalata da gavitelli.
Si tratta, a nostro avviso, di un ancoraggio molto gradevole.
Ovviamente l'ancoraggio è completamente aperto a SW, S, SE.
La seguente foto mostra l'ancoraggio visto da terra.
Servizi a terra
Un piccolo molo ripara l'ingresso di un minuscolo porto canale dedicato a barche da pesca di dimensione limitata e a gommoni.
L'ultima volta che che abbiamo ancorato a Porto Pino (giugno 2021) non era stato predisposto alcun canale di accesso alla spiaggia per imbarcazioni a motore, quindi l'unico modo per scendere a terra è stato quello di entrare con il tender nel porto canale e risalirlo fino a giungere ad un ponticello di legno.
Qualche anno fa, appena prima del ponte, sulla sinistra risalendo il fiumicello, c'era una scaletta.
Un addetto del comune (gentilissimo) ci aveva suggerito di lasciare il tender accanto alla scaletta, a patto che non intendessimo assentarci per troppo tempo.
Purtroppo ultimamente la scaletta è stata tolta e passare dal tender alla banchina (piuttosto alta) risulta essere molto scomodo.
Vicino al ponte si trova un parcheggio attrezzato con i bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti.
In zona un piccolo supermercato per spese essenziali, una macelleria, l'edicola dei giornali e qualche bar e ristorante.
Spiaggia per cani
Se si prosegue verso la spiaggia, dopo un piccolo molo, si trova una spiaggetta riservata ai quattrozzampe. Ho indicato la posizione di tale spiaggia sulla precedente immagine dal satellite.
L'area, che qualche anno fa era gestita in modo encomiabile dai volontari della Lega Nazionale per la difesa del cane, ora è ancora utilizzabile dai proprietari di cani, ma è abbandonata a se stessa senza alcun servizio.
Fino a qualche anno fa i cani, oltre a poter accedere alla spiaggia con i loro conduttori, avevano a loro disposizione una ciotola di acqua fresca e una doccetta di acqua dolce per poter essere sciacquati dall'acqua di mare.
A disposizione dei conduttori degli animali, sdraio e lettini.
Già qualche anno fa, in occasione di una sosta a Porto Pino, avevamo notato questa bella iniziativa e ne avevamo approfittato al volo: il nostro pastore tedesco era in tal caso giunto dal mare in canotto e per una volta tanto era potuto scendere a terra senza alcun problema, cosa veramente inusuale, in Sardegna.
Questa encomiabile iniziativa, che avrebbe dovuto essere di esempio per molti altri Comuni costieri, è stata invece completamente abbandonata.
Altri ancoraggi
Alcune imbarcazioni ancorano di fronte alle dune di sabbia.
Questo ancoraggio è più disturbato di quello precedentemente descritto, soprattutto in caso di maestrale o di brezze da N.
E' invece ridossato da scirocco moderato.
Se il vento gira a SE, si può trovare un altro piacevole riparo dirigendosi nella vicina insenatura di Porto Pinetto, posta appena a N di Punta Menga (vai all'articolo).
Ripetiamo che nella parte più a S della spiaggia l'ancoraggio sarebbe vietato in quanto zona militare, come già detto prima.
Cosa vedere a terra
Con una bella passeggiata sulla spiaggia, anche camminando sul bagnasciuga, si arriva alla zona molto suggestiva delle dune.
Alte, di rena bianca, costellate di gigli di sabbia, meritano una visita per scattare qualche foto, magari nel tardo pomeriggio quando il sole non è più così forte.
Sono protette ed è vietato camminarvi sopra. Degli addetti vigilano, giustamente, che il divieto sia rispettato.
Alle spalle della spiaggia e delle dune, una zona umida (stagno).
Copertura
Buon livello di campo per il telefono cellulare e per internet.