Situato lungo la estremità NE di Capo Corso, all'interno di una rada ben ridossata dai venti del settore occidentale.
E' molto frequentato dalle imbarcazioni che arrivano da N e proseguono per l'isola d'Elba e l'arcipelago toscano e da quelle che sono in attesa di intraprendere la traversata dirette verso N.
VHF Ch 16 – 9
tel. ufficio del porto: 0033 495354257
Accesso
Entrando in porto, prestare attenzione ai bassi fondali sabbiosi che sporgono dal molo di sottoflutto.
L'ingresso è dragato a 3 m.
Attenzione all'imbarcazione da lavoro (draga) che talvolta si incontra all'ingresso del marina intenta a dragare il fondo.
Orario di accesso: estate 7-21 inverno 8-12 e 14-17
Pericoli
Forti venti di NE, E, SE rendono pericoloso l'ingresso.
Servizi
Si tratta di un marina attrezzato.
Corpi morti rimandati in banchina.
Acqua, corrente elettrica.
(Attenzione che l'acqua arriva con una pressione molto forte).
Servizi igienici.
Servizio meteo, il bollettino è aggiornato e affisso in bacheca due volte al giorno.
Il distributore è all'ingresso immediatamente a sinistra, piuttosto comodo, ma prestare attenzione al pescaggio.
Per ulteriori informazioni, andare al sito.
Ancoraggio in rada
E' possibile ancorare nell'ampia rada posta immediatamente a N del porto, su fondo di sabbia.
La rada costituisce un buon ridosso da W ma è assolutamente da evitare in caso di venti forti del settore orientale.
Non avvicinarsi troppo a riva in quanto i fondali decrescono abbastanza rapidamente.
Dove mangiare
Alcuni ristoranti e bar.
Provviste
Una buona panetteria in prossimità del porto vende delle ottime baguettes, dei croissant “francesi” per la colazione, delle quiches e il fiadone, una torta tipica corsa a base di un formaggio simile alla ricotta.
Alcuni negozi dove è possibile fare una spesa completa. Da assaggiare, in particolare, i formaggi corsi di capra e di pecora e i salumi.
Molto buono il lonzu, un salume a base di lonza di maiale.
Talvolta è possibile comperare del pesce fresco direttamente da una barca da pesca, in porto.
Cosa vedere a terra
Il paesino di Macinaggio è abbastanza gradevole, ma la cosa più interessante, nel caso si rimanga bloccati per qualche giorno per vento forte, è percorrere a piedi un bellissimo sentiero costiero ben segnalato che da Macinaggio arriva fino alle vicinanze della Giraglia, alla spiaggia di Barcaggio.
Il sentiero costeggia la rada di Tamarone, e arriva alle Isole Finocchiarola (area protetta).
Poi prosegue ancora verso N e raggiunge la bella rada di Santa Maria, con la sua chiesetta e una antica torre in rovina, proprio adiacente alla spiaggia.
Successivamente costeggia la spiaggia di Capandola e si prosegue fino alla Giraglia e Barcaggio.
Si consiglia di affrontare la passeggiata muniti di comode scarpe da ginnastica e di portarsi dell'acqua da bere e magari uno spuntino.
Il sentiero conduce in angoli isolati, silenziosi e suggestivi: vi accompagnerà l'intenso profumo della macchia mediterranea, che talvolta si percepisce già in navigazione, in avvicinamento alla Corsica.
Sulla sabbia delle piccole spiaggette che si incontrano via via, nascono numerosi gli splendidi gigli di sabbia, una specie protetta, la cui raccolta è rigorosamente vietata.
Ogni tanto si incontra qualche piccola mandria di mucche, intente a brucare la macchia mediterranea.
In tutte queste rade è possibile ancorare, in caso di meteo favorevole, e se si preferisce non stare in porto.
In tal caso andare all'articolo Giraglia-Finocchiarola che descrive nel dettaglio questi ancoraggi.